Il lecchese Michele Butta, attivista del WWF Lecco, si è laureato in Produzione e protezione delle piante e dei sistemi del verde, con la brillante valutazione di 110 e lode, con una tesi sull’utilizzo del polline di Osmia cornuta per la valutazione dello spettro pollinico e del contenuto di inquinanti. Si tratta di uno studio pionieristico in questo campo sul territorio lecchese, e uno dei pochi sinora accertati a livello internazionale. L’attività di ricerca si è sviluppata nell’ambito del progetto BarroBugBox, promosso da WWF Lecco in collaborazione di Parco Regionale Monte Barro e Apilombardia (Associazione Regionale Produttori Apistici), con il contributo di Cooperativa La Popolare – CONAD e con il Patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, ERSAF Lombardia e CCIAA Lecco. Le api domestiche e gli altri impollinatori sono indispensabili per preservare i nostri ecosistemi e la biodiversità. Fino a un terzo della nostra produzione alimentare e due terzi della frutta e della verdura che consumiamo quotidianamente dipendono dall'impollinazione da parte delle api e di altri insetti. Tuttavia la loro stessa esistenza è minacciata dalla costante contaminazione da pesticidi e dalla perdita del loro habitat a causa dell'agricoltura industriale Il progetto BarroBugBox è un’iniziativa del WWF Lecco finalizzata allo studio e alla salvaguardia degli impollinatori selvatici (api solitarie, diverse dalle più note api mellifere) e del loro habitat naturale, con il posizionamento di casette artificiali per favorire la presenza di questi insetti e di strutture per la raccolta e l’analisi dei pollini. L’attività di Michele Butta si è svolta negli anni 2017 e 2018 all’interno dell’area protetta del Parco Regionale del Monte Barro, raccogliendo il polline depositato appunto dalle api selvatiche in strutture apposite (nestblock o beehive), disposte nei vari ambienti del Parco, ad altitudini diverse e in diversi contesti, per raccogliere informazioni sullo stato di salute dell’ambiente. Il materiale prelevato è stato sottoposto ad analisi palinologiche presso laboratori indipendenti, che hanno messo in evidenza da quali gruppi di piante questi insetti prelevano il nutrimento per la prole. Ne è emerso che la maggior parte proviene sorprendentemente da piante anemofile, ovvero specializzate nella dispersione di polline tramite il vento. Il materiale è stato analizzato e valutato anche per la presenza di tredici elementi potenzialmente tossici per l’uomo, gli insetti stessi e l’ambiente in generale, tra questi figurano diversi metalli pesanti, alcuni dei quali (arsenico, ferro, piombo e cromo) hanno mostrato valori maggiori rispetto alla tendenza mostrata in altri articoli scientifici, ma le cause all’origine di questi livelli sono ancora da accertare.
In generale questo studio ha gettato le basi per interessanti sviluppi futuri che abbracciano più settori disciplinari, e potrebbe rivelarsi un nuovo metodo per la rilevazione dell’inquinamento ambientale. Per il quinto anno consecutivo, visto il successo delle precedenti edizioni, l'Associazione WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Monte Barro, e con il contributo de Il campo dei fiori (main-sponsor dell'evento), ha proposto il tradizionale evento dedicato ai bambini, riservato quest'anno ai nati negli anni 2008/09/10/11/12. Un pomeriggio immersi nella splendida cornice verde di Villa Bertarelli, sede del Parco Monte Barro, per avvicinare i bimbi alla natura con un'appassionante pomeriggio di divertimento, alla scoperta dei segreti delle foglie. All’apertura dei cancelli di Villa Bertarelli si è presentata una piccola folla di mamme, papà, nonni… ad accompagnare una ventina di bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, “affidati” per un intero pomeriggio alle cure degli attivisti WWF Lecco Dopo i saluti iniziali, primo contato con i bambini con il “truccabimbi”, foglie colorate disegnate sulle guance o sulle mani per fare subito squadra. Poi una serie di immagini presentate da Anna e Jessica del WWF Lecco, che hanno svelato ai bambini il fantastico mondo delle foglie, cercando di far loro comprendere le varietà di forme e margini e andando anche alla scoperta di alcune “stranezze”. La curiosità dei bambini si è concentrata in particolare sulla Mimosa sensitiva, la pianta timida capace di rispondere a un piccolo contatto richiudendo le foglie su se stesse, sul Nasturzio, dalle foglie su cui l’acqua scorre via senza bagnarle perché idrorepellenti, e poi le piante carnivore, dalla Venere acchiappamosche alla delicatissima Utricularia, presente anche come specie autoctona nello stagno di Prà Pozzetto sul Monte Barro. A seguire bambini sono stati divisi in squadre, ciascuna affidata a un volontario WWF, per il gioco della caccia alla foglia nel Parco della Villa. La vittoria è andata alla squadra dei “Panda trovafoglie” che hanno dato battaglia alle “Carote”, alle “Piante carnivore” e alle “Volpi”. Altre due attiviste del WWF Lecco, Raffaella e Stefania, hanno invece curato il laboratorio di animal collage e lavoretti con le foglie, con i bimbi a cimentarsi nella riproduzione di sagome di animali fantastici, che hanno preso forma dalle mani dei bambini, ciascuno dei quali ha potuto portarsi a casa il lavoretto realizzato. E’ stata poi la volta della merenda “salvambiente” con pane, marmellata, nocciolata e succo di mirtillo, offerti dall’Azienda Agricola La Traccia di Colle Brianza, tutto molto gradito vista la velocità con cui è scomparsa ogni traccia di cibo. Caraffe in vetro, tovaglioli di carta riciclata e bicchieri compostabili hanno permesso di cogliere l’occasione della merenda per lanciare ai bambini semplici messaggi sugli effetti negativi dell’utilizzo dei materiali di plastica e sulle possibili alternative. Il tempo è volato via velocemente e al termine del pomeriggio tutti i partecipanti hanno ricevuto un doppio ricordo della giornata: il diploma di partecipazione all’evento e una splendida Pandazucca, una zucca decorata con la faccia del panda, appositamente realizzata per l’occasione da Cristina Tosi del Campo dei Fiori di Galbiate, realtà “amica del WWF” che ha contribuito alla realizzazione dell’evento. “Anche quest’anno” -ha dichiarato Lello Bonelli, Presidente WWF Lecco- “abbiamo ritrovato Beatrice, che ha partecipato a tutte le edizioni dei nostri eventi per i bambini a partire dal 2015, ma anche Luca e Martina, Andrea e Federica e tanti altri che sono alla terza, quarta partecipazione, e che in questi anni hanno frequentato i nostri minicorsi di birdwatching, le cacce al tesoro, i pomeriggi alla scoperta degli animali selvatici e del mondo delle api. Nei loro volti abbiamo ritrovato ogni volta un entusiasmo e un interesse per la natura davvero contagiosi. Naturalmente li aspettiamo tutti per l’anno prossimo!“.
Domenica 13 ottobre attivisti, volontari e simpatizzanti dell'Associazione impegnati in un intervento di pulizia e manutenzione naturalistica degli stagni di Costa Perla e Prà Pozzetto, all'interno del Parco Monte Barro. Si tratta di un'attività periodica concordata con la Direzione del Parco, che rientra in un più ampio progetto a favore della batracofauna presente nell’area protetta. TUTTI possono dare una mano: è sufficiente presentarsi sul posto con guanti da lavoro, stivali adeguatamente disinfettati con candeggina al 4%. Se possibile anche materiali quali picconi, vanghe, rastrelli, ecc. Nel corso della pulizia provvederemo anche a identificare tutti gli invertebrati presenti nel sito in modo tale da avere un quadro aggiornato degli organismi che lo popolano. Appuntamento ore 8:30 Parcheggio Piazzale Alpini Monte Barro (https://drive.google.com/open?id=1K_exBKftHEz7VnIEXAaOtPQ328w&usp=sharing)
Torna la Festa della Natura in città, evento del WWF Italia che gode del patrocinio del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Ministero della salute e dell’ANCI. Urban Nature sarà anche quest'anno un'occasione per coinvolgere cittadini, famiglie e ragazzi in attività dedicate a scoprire l'importanza della biodiversità urbana. WWF Lecco, in collaborazione con Parco Regionale del Monte Barro e Apilombardia, propone due eventi: venerdì 4 ottobre ore 20:45 "ImpolliniAMO il futuro" una serata alla scoperta di api mellifere e impollinatori selvatici, indispensabili e preziosi alleati dell’umanità Appuntamento presso la Sala Conferenze ACLI di Lecco in via Balicco 113, comodamente raggiungibile anche con i mezzi pubblici (stazione FS di Lecco a 400mt.) e con parcheggi auto disponibili in zona. Scopriremo il mondo degli impollinatori selvatici, quali sono, come riconoscerli, la loro importanza per la biodiversità..., con Marco Bonelli per WWF Lecco, Responsabile del Progetto "BarroBugBox". Parleremo poi di api mellifere con Larissa Meani di Apilombardia: la produzione del miele e lo stato di salute delle api, i problemi degli alveari e dell'apicoltura italiana, minacciata da cambiamenti climatici e pesticidi... La serata è a partecipazione libera ed aperta a tutti Domenica 6 ottobre "Outdoor nel Parco" alla scoperta del Parco Regionale del Monte Barro, patrimonio di biodiversità Punto di ritrovo ore 8.30 a Galbiate presso parcheggio pubblico di Piazza Golfari, per poi spostarci in auto per la prima tappa dell'escursione. La chiusura dell'attività è prevista indicativamente per le ore 12.30. E' possibile poi fermarsi per un pranzo al sacco in compagnia. Accompagnati dagli attivisti dell'Associazione, visiteremo la Stazione Ornitologica di Costa Perla dove sarà possibile seguire le attività di inanellamento a scopo scientifico dell'avifauna. A seguire una passeggiata nel Parco tra i primi colori dell’autunno, alla scoperta dello stagno di Prà Pozzetto, lungo sentieri dove sarà possibile comprendere l'importanza dei muretti a secco e vedere da vicino alcune delle casette per le api solitarie, realizzate dagli attivisti WWF nell'ambito del progetto "BarroBugBox". In chiusura di giornata, per chi lo gradisse, sarà anche possibile visitare una mostra sull'attività della Stazione Oriitologica di Costa Perla, presso l’area espositiva del Centro Turistico Culturale dell’Eremo. La mostra comprende anche “Arte in volo”, una serie di opere pittoriche, a carattere naturalistico sull’avifauna locale, degli artisti lecchesi Bianca Banfi, Silvano Bergamin, Stefania Berna e Raffaella Mastalli. L'uscita è a partecipazione gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione: Scarica e diffondi il volantino dell'evento!
L’Organizzazione WWF ha potuto contare sulla disponibilità collaborativa del Parco Monte Barro, sul patrocinio del Comune di Galbiate e sul contributo dello sponsor Tecnolario - Consulenza Aziendale Integrata, “ma ancora una volta è stata preziosa” - sottolinea il Presidente WWF Lecco, Lello Bonelli – “la presenza e il lavoro volontario dei nostri attivisti: Anna e Stefania, Raffaella e Patrick, Jessica e Davide… È solo grazie all’impegno dei nostri volontari che possiamo continuamente proporre nuovi eventi ed attività sul territorio. Sicuramente con una giornata di sole avremmo avuto più partecipanti, tre quattro iscritti non si sono presentati, ma è stato comunque bellissimo per noi vedere anche questa volta tanto entusiasmo e tanto affetto dai bambini. Qualcuno di loro partecipa ininterrottamente da quattro anni a questo appuntamento autunnale, ma anche chi è stato presente per la prima volta è subito entrato in sintonia con i nuovi amichetti, alla scoperta del WWF e delle attività che la nostra Associazione propone per la tutela dell’ambiente e della natura”. Primo contato con i bambini con il “truccabimbi”, apine colorate disegnate sulle guance o sulle braccia per fare subito squadra, una piccola presentazione del mondo delle api curata dalla giovane attivista WWF Jessica Bellingardi e poi via a divertirsi, con materiali semplici: carta, cartone, sassi e colori. L’idea era di creare delle piccole api di cartone o colorare dei sassi, ma alla fine tutti i tavoli di lavoro e le mani dei bimbi erano un’esplosione di giallo e nero… Una gustosa merenda “salvambiente” con pane, marmellata, crema di nocciole e succo di mirtillo… prodotti naturali e a kilometro zero, offerti come ogni anno, in questa occasione, dall’Azienda Agricola “La Traccia” di Colle Brianza. A seguire un gioco cruciverba a squadre, sempre sulle api, e la consegna di alcuni gadget WWF, una copia della rivista Panda Junior e l’attestato di partecipazione a certificare che ogni bimbo partecipante all’evento è diventato “un amico della natura”. I genitori di alcuni bimbi hanno approfittato dell’occasione per iscrivere i bimbi al WWF Italia. “Un piccolo ma importante contributo per noi” -sottolinea Stefania Berna, segretaria dell’Associazione- “i bimbi entrano nella grande famiglia del WWF, una famiglia che ha a cuore il futuro degli animali in pericolo e degli ambienti più a rischio nel mondo! E coinvolgere i più piccini in questo progetto è il più grande investimento sul futuro del nostro pianeta”.
Tutto esaurito all'Auditorium comunale Cesare Golfari di Galbiate, per la serata finale del concorso fotografico "La forza della natura" promosso dal WWF Lecco, in collaborazione con il Parco Monte Barro, con il patrocinio della Provincia di Lecco e del Comune di Galbiate, il supporto tecnico del Foto Club Lario e il contributo di Softeam SpA. Splendido lavoro organizzativo dei volontari dell'Associazione, gratificati dalla presenza di un centinaio spettatori. Dopo il saluto del Presidente del WWF lecchese, il pubblico ha potuto assistere alla proiezione del docufilm “L’Odissea dei lupi solitari”, vincitore del Premio “Regione Lombardia” all'ultima edizione del Sondrio Festival (Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi), con il racconto delle storie di alcuni esemplari di lupi migratori europei. A seguire le proiezioni delle immagini finaliste del concorso fotografico. Delle oltre 250 immagini pervenute da 34 provincie italiane sono state selezionate una settantina di opere presentate al pubblico, suddivise nelle tre categorie: Fauna selvatica d’Italia, Ambienti naturali d’Italia e La natura in provincia di Lecco. Le opere vincitriciLa giuria ha selezionato una settantina di finaliste, proiettate nel corso della serata. Undici le opere premiate, tre per ogni categoria, oltre a un premio per il miglior scatto “under 18” e un premio speciale WWF Lecco per l'immagine che meglio ha saputo rappresentare l’importanza della biodiversità e della sua conservazione. Le immagini della premiazioneI video con tutte le finalisteSe la connessione internet e lo schermo lo consentono, si suggerisce di visualizzare in modalità HD. Dopo la pubblicazione di una ricerca mirata alla tutela dei gamberi di fiume, apparsa sulla prestigiosa rivista internazionale di conservazione "Journal for Nature Conservation” (numero di Dicembre 2014) segnaliamo un nuovo studio su questo crostaceo d'acqua dolce, pubblicato sull’ultimo numero di "eco.mont – Journal on Protected Mountain Areas Research and Management", una rivista scientifica particolarmente incentrata sulle aree protette della regione alpina e prealpina. Il gambero di fiume Austropotamobius pallipes è una specie protetta, tutelata a livello europeo. Una delle cause che stanno determinando la scomparsa dei gamberi nativi (autoctoni) è l’introduzione di specie invasive aliene (alloctone) e la conseguente diffusione di "malattie” da loro trasmesse, come la “peste del gambero”. Il caso di studio, i cui risultati si inseriscono nel contesto del Progetto Gambero di Fiume del WWF Lecco, è infatti stato l’estinzione di una popolazione di gambero di fiume autoctono, avvenuta nel 2013 nel Parco Regionale del Monte Barro a seguito dell’introduzione di una specie americana, Orconectes limosus, e della peste del gambero. Circa una cinquantina di esemplari di O. limosus sono stati verosimilmente prelevati dalle aree a valle dei corpi idrici e introdotte in quelle a monte, dove la specie nativa ancora prosperava, provocandone l’estinzione. Lo studio è stato pubblicato da Marco Bonelli, Raoul Manenti e Davide Scaccini, che hanno evidenziato l’importanza delle aree protette come rifugi per le specie native, sempre più minacciate e confinate in tali aree, unitamente alla necessità di una loro corretta gestione, come riportato anche dall’Editore della rivista, Valerie Braun (http://epub.oeaw.ac.at/?arp=0x00369c67).
Ulteriori studi potranno valutare la possibilità di un’eventuale reintroduzione della specie nativa nelle aree dove questa era presente fino a pochi anni fa per ricostituirne le popolazioni.per modificare. Dal sito eco.mont (link esterno) è possibile scaricare il PDF dello studio. WWF Lecco propone per sabato 10 giugno un'escursione all'interno del Parco Regionale del Monte Barro, un rilievo calcareo-dolomitico che non raggiunge nemmeno i mille metri di altezza, ma che data la sua posizione isolata dai monti circostanti, ha permesso di mantenere delle peculiarità che l'hanno portato ad essere definito Sito di Importanza Comunitaria, ossia una delle aree europee ritenute di maggior importanza per la conservazione della natura. Lungo un percorso ad anello, gli attivisti WWF Lecco ci accompagneranno alla scoperta della vegetazione del Parco, degli aspetti geologici e paesaggistici, scopriremo le sorgenti della Valle del Faè, i prati magri e gli stagni, le casette per gli insetti impollinatori, incontreremo magari qualche rappresentante della microfauna del Parco o incroceremo il volo di qualche rapace... Chi ci accompagna? Il coordinamento dell'escursione è affidato a Benedetta Barzaghi, vicepresidente WWF Lecco, che ci accompagnerà alla ricerca di gamberi, salamandre, serpenti e altri animaletti... A darle una mano ci saranno alcuni attivisti dell'Associazione che si alterneranno nel corso della giornata:
La partecipazione all'escursione è libera, con ritrovo fissato per le 9.30 presso il parcheggio del Cappello dell'Alpino, lungo la strada che da Galbiate sale all'Eremo del Monte Barro (qui la mappa). L'escursione "a passo lento" ha una durata indicativa di circa due ore. Attrezzatura necessaria: abbigliamento comodo e vestiti impermeabili in caso di pioggia, scarponi o scarpe da escursione, bevande. Consigliato un binocolo. Il rientro al parcheggio è previsto intorno all'ora di pranzo, chi vuole può fermarsi per una colazione al sacco in compagnia. Vuoi iscriverti al WWF? Per chi volesse, senza alcun impegno, il giorno dell'escursione sarà possibile iscriversi al WWF, ricevendo in omaggio il volume sulla Flora del Parco Monte Barro e la Guida alle Oasi WWF Italia! Se volete iscrivervi PRIMA dell'escursione, è possibile farlo direttamente dal nostro sito: in questo modo il giorno dell'escursione potrete già ritirare la tessera provvisoria e i materiali omaggio! Liberatoria La partecipazione all'escursione comporta l'implicita accettazione delle condizioni descritte nel seguente documento "Liberatoria Barro 2017", che dovrà comunque essere stampato, sottoscritto in originale e consegnato all'Organizzazione prima dell'inizio dell'escursione, a cura di ogni singolo Richiedente. In caso di Partecipante minorenne la "Liberatoria" deve essere sottoscritta dal Genitore / Legale Rappresentante.
L'album fotografico è disponibile anche nella nostra galleria fotografica Flickr.
Aviva - assicurazione tra i leader in Europa e presente in Italia dal 1921 - ripete l’iniziativa del Community Fund, un fondo benefico a favore delle organizzazioni non profit attive a livello locale.
Come WWF Lecco abbiamo candidato per un contributo il nostro Progetto BarroBugBox, per la tutela degli impollinatori selvatici. Registrati sul sito Aviva Community Fund e vota il nostro progetto. Non ti costa nulla e con i tuoi 10 voti ci darai una mano a costruite un pezzo di tutela in più per la nostra piccola ma indispensabile biodiversità. Ricordate che Einstein legava al rischio della scomparsa delle api la nostra scomparsa, quindi... VOTATE! E' il sesto anno ormai che Parco Monte Barro e WWF Lecco propongono con successo l'attività sui "muretti a secco", manufatti di ingegneria edilizia a cui l’uomo ricorre per conquistare nuovi spazi, spesso da destinare alla coltivazione su pendii collinari o montuosi altrimenti impossibili da sfruttare, ma anche luoghi di importante valenza ambientale per le numerose specie vegetali e di microfauna che queste strutture possono ospitare. Sabato 22 ottobre, in una fredda mattina autunnale, un gruppo di una decina di volontari coordinati dal tecnico Michael Wolfger, ha provveduto alla ristrutturazione di un tratto di muretto a secco lungo un sentiero che collega Camporeso a Migliorate, sulle pendici sud occidentali del Monte Barro. Dalla preparazione dei sito alla ricostruzione del basamento e via via fino alla finitura, un tratto di muro ha ripreso vita in tutto il suo originario splendore. L’iniziativa sui muri a secco è solo una delle numerose attività che gli attivisti del WWF Lecco portano avanti all’interno dell’area protetta del Parco Barro, andando ad affiancarsi alle ricerche sul gambero di fiume, alle bugbox per favorire la presenza di insetti impollinatori, alla manutenzione naturalistica degli stagni... in un susseguirsi di impegni per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Galleria fotograficaL'album fotografico è disponibile anche nella nostra galleria fotografica Flickr.
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